MATHOM-MINIATURE TOLKIENIANE


Games Workshop vs. Mithril: quando la squadra più "ricca" gioca in difesa...


di Riccardo Moretti


Il nostro periodico appuntamento sulle pagine (cartacee o elettroniche che siano) di Endore è vissuto spesso della appassionante e serrata competizione fra i due produttori di miniature di argomento tolkieniano più agguerriti, che di frequente si sono superati presentando figurini o intere scene sempre più raffinati.

Facendo il punto sullo "stato dell'arte" alla data in cui scrivo queste righe (agosto 2011), non si può fare a meno di notare e, quindi, annotare un fatto nuovo, abbastanza clamoroso: per la prima volta dall'inizio della produzione della linea dedicata al Signore degli Anelli, la Games Workshop pare segnare il passo!

Abituati ad una "invasione", con una media di 6 o 7 nuovi soggetti ogni mese, fa un certo effetto vedere la pagina del sito web dedicata alle anteprime desolatamente vuota e quella delle novità che presenta solamente nuove versioni, in edizione più "lussuosa", di miniature già esistenti (si tratta dei Citadel Finecast, figurini definiti "finemente dettagliati", e prodotti in resina di alta qualità...).

Non vogliamo credere ad un più o meno velato disimpegno della ditta inglese (soprattutto ora che appare certa l'uscita dei film de Lo Hobbit...) quanto, piuttosto, ad una "pausa di riflessione", forse necessaria dopo la "scorpacciata" di cui si diceva poc'anzi, magari anche per dare un pò di respiro ai sempre più magri portafogli degli appassionati, in attesa di chissà quali nuove produzioni...





Notizie dalla Contea (di Cork...)

"E, nel frattempo, che fa Mithril?", si chiederanno i miei sparuti lettori. Ebbene, con buona pace della crisi economica che attanaglia l'Isola di Smeraldo (e non solo quella, ahinoi...), la piccola grande "factory" di Kilnamartyra dà ancora una volta prova della creatività e della abilità delle sue "menti pensanti" con la presentazione di un altro pezzo da collezione veramente notevole.

The White Council (numero di catalogo MB560) è il nome del diorama che rappresenta una "seduta" del consiglio di saggi che era nato quando si era manifestato il ritorno dell'Oscuro Signore nella Terra di Mezzo. Come recita la didascalia che ne accompagna le immagini sul sito web di Mithril, "I suoi membri comprendevano gli Istari e i Saggi fra gli Elfi, e Saruman ne fu messo a capo. La sua prima riunione fu indetta da Galadriel per decidere il modo migliore di scoprire l'identità del Negromante di Bosco Atro. Al tempo della sua seconda riunione, nel 2851 della Terza Era, Saruman era già stato corrotto dall'Oscuro Signore per mezzo del Palantir e si oppose all'attacco a Dol Guldur proposto da Gandalf. Il diorama raffigura questo secondo incontro del Bianco Consiglio, in cui Gandalf sta proponendo l'attacco ad un inflessibile Saruman..."

Cinque personaggi (i due Istari, Galadriel, Elrond e Cirdan) si trovano attorno ad un tavolo rotondo, su cui sono disposti documenti e mappe, e la tensione della scena è resa alla perfezione dalla contrapposizione dei cupi sguardi di Gandalf e Saruman, posizionati ai due lati opposti del tavolo, ed anche dalle pose tutt'altro che rilassate dei tre Saggi fra gli Elfi che li stanno osservando.

La scenetta è completata da sette seggiole intarsiate e da una base, anch'essa circolare, di diametro generoso, che rappresenta la pavimentazione del salone del Consiglio. Tutti gli elementi che andranno a comporre il diorama sono contenuti in una elegante scatola, completa di istruzioni di montaggio.

Per non ripetermi nelle consuete (ma meritatissime) lodi, invito il lettore a rendersi personalmente conto della qualità della realizzazione, andando ad osservare le immagini proposte sul sito web di Mithril.





Menzione d'onore

Per chiudere in bellezza questa puntata (che avremmo potuto intitolare anche "Mithril, sempre Mithril, fortissimamente Mithril"...), la Menzione d'onore spetta, guarda caso, ad un'altra creazione della casa irlandese.

Già da diverso tempo, i soci della Mithril Fellowship sono invitati a suggerire i soggetti che vorrebbero vedere realizzati, e che poi spesso vengono prodotti in quantitativi limitati, concedendo la priorità dell'acquisto ai soci stessi (ma il socio che ha proposto quella miniatura, la riceverà gratuitamente!). Da questa fucina di idee, uno degli ultimi nati (precisamente, nel dicembre 2010) è The Horn of Helm (MS567), che giudichiamo senz'altro degno di meritare la nostra citazione; il muscoloso suonatore raffigurato in questa vignetta sembra poco più di un ragazzo accanto al gigantesco corno, del quale ci pare quasi di udire il suono possente:



"Allora, improvviso e terribile, dalla torre sopra di loro squillò il grande corno di Helm.

Tutti coloro che lo udirono tremarono. Molti Orchetti si gettarono in terra bocconi coprendosi le orecchie con le grinfie. Dalle profondità del Fosso giungevano gli echi di ogni squillo, come se rupi e colline avessero avuto ognuna il proprio possente araldo. Ma gli uomini sulle mura guardarono in alto, ascoltando stupefatti: gli echi non morivano mai. Gli squilli continuavano a serpeggiare fra i colli, rispondendosi ora forti e vicini, liberi e potenti.

"Helm! Helm!" gridarono i Cavalieri. "Helm si è destato e torna in guerra. Helm torna per Re Théoden!".