La Compagnia si Scioglie


di Enrico Imperatori


I


Il portator conscio del suo dovere

ha il cor straziato dal dubbio crescente:

se sottoporre gli amici al dolore

di un viaggio verso speme morente.


Troppo astuto l’arcaico potere

corrompe il cor anche del più sapiente,

cosicché per un bene superiore

nobiltà diviene brama avvilente.


Con ciò pertanto il dilemma dipana

ed il prescelto or vuol verso al destino,

da solo volgere il proprio cammino.


Ma soluzion ch’ogni dubbio ripiana

non può prescinder dall’amor divino,

da devozion che non vede declino.




II


Ecco! E’ compiuto il più alto disegno,

ad ogn’un ufficio è assegnato.

Il re non può ir verso suo regno,

così’l portator al sito amato.


Al bel soldato s’offre perdono,

ai fedeli amici il percorso ingrato,

ai neri orchi l’illusorio dono

da ricondur pronto al bianco avvizzito.


I piccoli ignari già vedon morte!

Scambiati, oh Dio! in ciò che si brama.

Narrar non si pote il lor gran terrore.


L’unico è avviato a sua sorte,

ai nostri eroi non riman che una trama,

salvar gli amici da pene e dolore.