Fuga al guado



di Enrico Imperatori



Tragico epilogo sul colle avito.

Per un istante fu persa ogni speme,

eppur purezza mantenne l’ardito

e di speranza riaccese il barlume.


Pur col soccorso del sire celato

del quale mai fu più pronto l’acume,

il prode eroe ristette ferito,

ed ebbe in sangue della follia il seme.


Prossimo ormai al bivio ferale,

parve privar di sua vita il meschino,

l’arma incantata e l’antico veleno.


Sol il prodigio possente e corale,

approssimando al bel sito sereno,

al portator donò un nuovo mattino.