di Alex Lewis & Elizabeth Currie
Credi a quello che leggi? Nello schema delle cose, molte persone tendono ad accettare senza riserve tutto ciò che gli viene raccontato. Perché non dovrebbero? Ma solo perché qualcosa si trova in un libro, ciò non significa che sia “vero”. Tuttavia se chiedi alle persone quanto credano che i politici mentano, o quanto i venditori d’auto distorcano la verità, esse ti diranno che sarebbe da ingenui credere senza riserve a quello che queste persone dicono. Per cui, chi potremmo dire essere una persona ‘fidata’? Nessuno, pare. L’uomo è un animale tanto bugiardo quanto parlante.
In questa nuova biografia vengono demolite decadi di stratificazioni di teorie e punti di vista.
Noi consideriamo temi assai delicati in questo studio: lo spionaggio e i servizi d’intelligence. Per quanto riguarda Tolkien, crediamo che egli avesse una ragione molto forte per mantenere oscura l’intera area che stiamo investigando: l’Official Secrets Act così come il giuramento di non divulgare informazioni sensibili. Il primo indizio del bisogno di ulteriori ricerche è stato l’aspetto del volume che raccoglie le lettere di Tolkien, del 1981, e così pure la pubblicazione dei saggi di Tolkien, incluso Il vizio segreto, nel 1984. Ma la vera spinta a procedere con questa biografia è partita dalla conclusione della Conferenza del Centenario nel 1992 al Keble College di Oxford, quando molti documenti sui vari aspetti della vita di Tolkien sono stati presentati nel corso di una settimana. Essi enfatizzavano quello che sentivamo da molto tempo: i pezzi non si incastravano. Quella sensazione è stata accresciuta verso la fine del secolo, quando c’è stato un primo ‘eureka’ per tutti noi. Per oltre un decennio i molti e disparati pezzi di questo rompicapo diabolicamente difficile sono stati messi assieme in completa segretezza. L’idea con cui stavamo trafficando era semplicemente rivoluzionaria. Il punto di svolta giunse agli inizi del 21° secolo, quando vennero pubblicati dei libri sui servizi segreti, i quali ci permisero di riempire alcuni dei pezzi mancanti del rompicapo. Con la fine della Guerra Fredda, i segreti venivano a galla.
I ricercatori di quest’opera sono al contempo ricercatori ben qualificati e scrittori di lunga data sulla vita e sulle opere di JRR Tolkien, con molte pubblicazioni accreditate loro. Alex Lewis entrò nella Tolkien Society nel 1975. Dal 1988 al 1992 ne fu il Presidente e poi, dal 2012-14, Segretario nonché uno dei suoi fiduciari. Alex possiede una laurea di primo e secondo livello in scienze, ha lavorato sia per l’Università di Manchester che per quella di Salford, ed è stato a lungo all’estero, in Medio Oriente. Ha avuto un costante interesse per le lingue e per la storia ed ha studiato le opere di Tolkien fin dagli anni Settanta. Egli è nato ad Oxford ed ha vissuto per oltre un decennio a pochi passi dalle case di Northmoor Road dove Tolkien scrisse Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli. Egli ha contribuito a conferenze internazionali con saggi riguardanti diversi aspetti delle opere, della vita e dei tempi di Tolkien, ed assieme ad Elizabeth Currie ha scritto tre libri di studi tolkeniani: Uncharted Realms of Tolkien1 (2002, Medea Publishing), Forsaken Realm of Tolkien2, 2005 (Medea Publishing) ed Epic Realm of Tolkien3, 2009 (ADC Books). Alex ed Elizabeth Currie, grazie alla loro lunga permanenza come membri della Tolkien Society, hanno incontrato e conosciuto persone importanti della vita di Tolkien, quali: Priscilla Tolkien, Padre John Tolkien, Christopher Tolkien, Humphrey Carpenter, Rayner Unwin, George Sayer e molti altri. Proprio per il fatto che essi siano vissuti durante il periodo della morte di Tolkien, vi è una connessione ininterrotta con l’uomo stesso tramite coloro che l’hanno conosciuto meglio.
Elizabeth Currie è uno di quelle poche persone che possiedono una laurea sia in arte che in scienze. Essendo da lungo tempo un membro della Tolkien Society, ella ha scritto molti saggi nel corso degli anni per conferenze e seminari, ed ha unito le forze ad Alex Lewis quale co-autrice del libro di cui parliamo. Assieme possono vantare una conoscenza pluriennale e combinata sulla materia 'Tolkien'.
La domanda che i lettori devono porsi è semplicemente una e richiede una risposta onesta: può qualcuno che in tutte le cose è ordinario tirar fuori dal nulla qualcosa di eccezionale? La maggior parte dei precedenti biografi di Tolkien vi risponderebbe di sì. Noi proponiamo alcune evidenze storiche che suggeriscono in modo chiaro il contrario. Non tutti possono comporre una sinfonia di Beethoven, non tutti possono creare un’opera teatrale di Shakespeare. Non tutti possono scrivere Il Signore degli Anelli. Noi lo sappiamo perché, detto senza mezzi termini, non abbiamo certo una libreria piena di libri così. I lavori dalla creatività eccezionale, nella nostra esperienza, vengono da persone eccezionali. Tolkien è tratteggiato, in tutte le precedenti biografie, come un uomo molto ordinario e per nulla eccezionale che ha creato opere eccezionali. Domandiamoci se avremmo mai saputo chi fosse, se non fosse stato per Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli. La risposta è no. Nessuno avrebbe tentato di rivendicarlo come uno dei più importanti accademici del mondo del ventesimo secolo. Ma autore del secolo? Sì, quella è una grossa affermazione. Può la vita di un autore essere separata dai suoi scritti? Le evidenze dicono di no. Questo è il punto di partenza di questa biografia.
Gli studi e le biografie precedenti su Tolkien hanno cercato di mostrare come la fonte della sua ispirazione siano state le sue abilità professionali nella filologia, la Prima Guerra Mondiale o il suo cattolicesimo. Ma nessuna di esse ci può dare una ragione convincente sul perché egli abbia scritto ciò che ha scritto, e sul perché una persona apparentemente ordinaria e noiosa abbia scritto dei best-seller amati da svariati milioni di fan, uno dei quali è stato votato Libro del Ventesimo Secolo in diversi sondaggi. Il suo biografo autorizzato, Humphrey Carpenter, la cui opera è stata usata da molti altri come base per i propri studi, espresse una grande insoddisfazione per ciò che aveva scoperto e senza mezzi termini dichiarò, proprio alla fine del suo lavoro, che non era più vicino alla comprensione del perché e di come Tolkien avesse scritto i suoi libri di quanto non lo fosse all’inizio della sua ricerca. Nessuno degli altri elementi, come la filologia, il cattolicesimo o la sua educazione, sono in grado di rispondere alle difficili domande sulla sua vita che si pongono al ricercatore.
Il nostro approccio non solo risponde alla domanda sulle origini dell’ispirazione di Tolkien e sul perché scrisse ciò che scrisse, ma risponde anche a molti dei problemi che la sua biografia ufficiale solleva e che sembrano non avere alcun senso: le sue memoria sulla Prima Guerra Mondiale, la sua stretta (e improbabile) amicizia con CS Lewis, la sua inattività apparente durante la Seconda Guerra Mondiale e le sue continue suppliche circa la sua povertà, quando è facilmente dimostrabile che egli percepiva un lauto stipendio in qualità di Professore a tempo pieno. La sua produzione accademica è stata descritta da altri rispettabili accademici come ‘esigua’. La sua produzione di fiction è, analogamente, meno di quanto ci si possa aspettare da un uomo che ha lavorato per oltre 60 anni alla sua opera creativa. Opere che avrebbe potuto completare sono state lasciate incompiute alla sua morte e sono state rimesse in ordine dal suo esecutore letterario nonché figlio Christopher Tolkien. Lo spionaggio è la molla che fa scattare tutte le sue opere, come Il Signore degli Anelli, Lo Hobbit e Il Silmarillion.
Seicento e quaranta pagine comprensive di un indice e di una ricca bibliografia sono la testimonianza degli oltre dieci anni di ricerca che sono stati impiegati per questo volume.
Finché abbiamo avuto tempo per farlo, abbiamo posto Tolkien all’interno di un contesto storico e, in effetti, abbiamo usato un’analisi a reticolo su tutta la sua vita. Abbiate una menta aperta e leggetelo.
[traduzione autorizzata di Adriano Bernasconi]
1 I reami inesplorati di Tolkien (N.d.T.)
2 I reami abbandonati di Tolkien (N.d.T.)
3 I reami epici di Tolkien (N.d.T.)