Anno Tolkieniano in Italia



di Valerie Morisi


Il 2018 è stato un anno iniziato con i migliori presupposti per gli studiosi e gli appassionati di Tolkien, con la pubblicazione della nuova traduzione di Lorenzo Gammarelli dell’epistolario tolkieniano per i tipi di Bompiani, col nuovo titolo Lettere 1914/1973, disponibili dal 3 gennaio, giorno in cui da anni si festeggia la nascita del Professore (ricorrenza che va sotto il nome di Tolkien Birthday Toast). Lo svolgersi dell’anno ha regalato numerosissime occasioni di ritrovo, quale che fosse l’aspetto dell’opera tolkieniana prediletto, la Terra di Mezzo avvicinata con l’attenta lente dello studioso o con l’allegria spensierata di una serata tra amici davanti ad una birra, come in una locanda hobbit.


Il primo ambiente da prendere in considerazione è senza dubbio quello universitario, che in Italia è stata una conquista tarda per Tolkien laddove in Gran Bretagna, Germania ed altri paesi ancora, le lezioni, i corsi e le conferenze dedicate allo scrittore oxoniense sono una realtà ormai di lunga data. Fortunatamente, e soprattutto grazie ad un costante impegno, gli ultimi anni hanno visto alcune università italiane aprire le proprie porte agli studi tolkieniani. In tal senso, il 2017 in particolare ha segnato una svolta con i due grandi convegni tenuti presso l’Università di Parma ed al Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento: “Tolkien linguista e glottopoieta” e “Tolkien e la letteratura della Quarta Era”. Proprio queste due università si sono confermate terreno fertile e anche quest’anno hanno dedicato spazio e tempo alla nostra tematica. L’ateneo parmigiano ha così ospitato due lezioni: la prima il 24 settembre, dove, per il terzo anno, si è parlato delle lingue elfiche durante l’intervento “Constructed Languages, the case of J.R.R. Tolkien”, tenuto dallo studioso Édouard Kloczko (linguista francese tra i massimi esperti delle lingue create da Tolkien) all’interno del corso di Linguistica generale del professor Davide Astori (docente di Linguistica generale ed esperantista), grazie anche all’impegno di Roberto Arduini ed Elisa Sicuri (presidente e socia AIST); la seconda il 29 novembre, affrontando l’opera tolkieniana con una prospettiva completamente diversa nella dissertazione ““Andata e Ritorno”, viaggio nella creazione di un progetto artistico-culturale e relative applicazioni” dell’artista Ivan Cavini, presso il Dipartimento delle Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali, ancora una volta grazie alla mediazione di Elisa Sicuri.


A Trento, presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia, dal 29 ottobre al 26 novembre si è svolto il laboratorio di analisi del testo narrativo “Lo Hobbit: un viaggio di crescita personale” nell’ambito dei corsi di letteratura inglese dove, sotto la guida di Wu Ming 4 (scrittore e studioso di Tolkien da oltre un decennio), per cinque lunedì gli studenti partecipanti hanno esplorato archetipi, motivi, figure e temi del romanzo, per poi cimentarsi in una parte più creativa con la scrittura di alcuni spin-off legati alla trama e in accordo con la narrativa e i principi tolkieniani.


L’università non è l’unico ambiente di alta levatura culturale che quest’anno ha ospitato approfondimenti tolkieniani: l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani ha ripetuto l’esperienza dello scorso anno al Salone Internazionale del Libro di Torino (10-14 maggio), festival culturale di rilievo indiscusso, prendendovi parte non solo come stand, ma come parte attiva nelle proposta di conferenze. Sabato 12 il traduttore Ottavio Fatica ha discusso la sua nuova traduzione del Signore degli Anelli (attualmente ancora inedita) con Roberto Arduini (presidente AIST) e Alessandro Mari (Scuola Holden); lo stesso giorno si è tenuto l’intervento “L’inverno sta arrivando: omaggio a Game of Thrones” con la partecipazione di numerosi studiosi e scrittori, quali Roberto Arduini, Pierdomenico Baccalario, Eleonora Caruso, Daniele Giuliani, Loredana Lipperini, Michela Murgia, Rosa Polacco, Edoardo Rialti, Barbara Sanguineti, Vanni Santoni, Edoardo Stoppacciaro e Claudio Antonio Testi. La domenica si sono approfonditi alcuni dei sistemi di scrittura della Terra di Mezzo con la conferenza “Come scrivevano Elfi e Nani?” di Roberto Arduini e Sara Gianotto (responsabile editoriale Eterea, socia e saggista AIST). I partecipanti al Salone Internazionale del Libro hanno dimostrato un sentito interesse per la tematica, facendo registrare il tutto esaurito ad ogni proposta.

Una seconda fiera dedicata all’editoria ha visto nel 2018 l’arrivo degli studi tolkieniani: la Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria di Roma, organizzata dall’Associazione Italiana Editori, tenutasi dal 5 al 9 dicembre. L’Associazione Italiana Studi Tolkieniani vi ha preso parte non solo come espositore, proponendo anche in questo caso un intervento di approfondimento il 9 dicembre: “J.R.R. Tolkien e i classici della letteratura dall’antichità a oggi”. Presentazione del volume di critica Tolkien e i Classici II (edito da Eterea Edizioni), a tenerla sono stati i curatori stessi del libro, Roberto Arduini, Cecilia Barella, Giampaolo Canzonieri e Claudio A. Testi.


Oltre all’ambito editoriale, Tolkien conferma la sua presenza anche negli studi di medievistica, in quanto studioso e creatore di opere classificabili come “medievalismo”: il vicepresidente AIST Claudio A. Testi ha portato un contributo italiano all’International Medieval Congress (IMC) dell’università di Leeds. Tenutosi dal 2 al 5 luglio, l’IMC è il più grande convegno ad essere dedicato agli studi medievali in Europa ed ha compreso ben sei sessioni dedicate allo scrittore oxoniense, organizzate dalla dottoressa Dimitra Fimi (Dipartimento di Studi Umanistici della Cardiff Metropolitan University) e dal professor Thomas Honegger (Dipartimento di Studi Inglesi, Friedrich-Schiller-Universität Jena). Testi in questa occasione ha proposto il suo studio su Tolkien ed André Breton, messi in relazione tramite la tematica dei sogni ed il Surrealismo (studio già presentato in Italia durante il convegno “Tolkien e la letteratura della Quarta Era”).


In patria, la quarta edizione del Festival del Medioevo di Gubbio (26-30 settembre), l’evento più importante dedicato al Medioevo in Italia a cui prendono parte scrittori, storici, giornalisti, filosofi e molti altri esperti di varie discipline, ha ospitato per il secondo anno una sessione tolkieniana il 29 settembre. Il percorso dedicato al Professore proposto dall’Associazione Italiana Studi Tolkieniani era intitolato “Medioevo Romantico: l’Età di Mezzo nell’Ottocento e nel Signore degli Anelli(il tema del festival quest’anno era “Barbari. La scoperta degli altri”), ed ha compreso quattro studi: “Alla ricerca delle origini: l’epica finnica del Kalevala e la mitologia dell’Inghilterra in Tolkiendi Valérie Morisi (saggista, socia AIST e redattrice web del sito jrrtolkien.it), “La cura e l’armonia in Tolkien e Santa Ildegarda di Bingendi Elisabetta Marchi (docente-formatore, scrittrice e saggista, socia AIST), “Ci son fiabe in Gran Bretagna? I folcloristi inglesi, Andrew Lang e Tolkiendi Cecilia Barella (anglista, traduttrice e scrittrice, esperta di letteratura per ragazzi, fiaba e letteratura inglese) e “Medioevo e medievalismi in Tolkien, Yeats e Borgesdi Saverio Simonelli (filologo germanista, scrittore, traduttore da inglese e tedesco, giornalista responsabile dei programmi culturali di TV2000).


Tolkien pare quindi entrare in maniera sempre più stabile all’interno dei grandi eventi e dei maggiori enti culturali del nostro paese; ma lo studio delle opere del Professore si alimenta non solo tramite i canali maggiori e più noti, ma grazie anche a realtà regionali, cittadine ed agli esordi, che mantengono vivo l’interesse, stimolano la curiosità e diffondono e rendono fruibile ad un pubblico sempre maggiore, di ogni età (con una particolare attenzione per i giovani), non solo gli scritti dell’autore di Oxford, ma anche scorci della loro profondità ed i differenti modi di approcciarla. Così del Professore si parla anche durante la nona edizione del corso di scrittura creativa Pordenonescrive (organizzato da Pordenonelegge), con la lezione del 10 febbraio “La letteratura fantastica. King, Tolkien, Martin e altri mondi possibilidi Loredana Lipperini (giornalista, scrittrice, conduttrice radiofonica e autrice da lungo tempo impegnata nella divulgazione tolkieniana); il 3 aprile all’interno della manifestazione “Brescia Fantastica. Il fantasy: percorsi di diversa cittadinanza” (progetto che nasce con l’intenzione di esplorare i temi di inclusione propri del fantasy) con l’incontro “Difendere la Terra di Mezzo” tenuto da Wu Ming 4; il 13 luglio al convegno internazionale “Monstra II. Simbologie e Funzionalità degli Esseri Mostruosi” tenutosi a Velletri (10-14 luglio), dove tra gli studiosi presenti ha figurato Roberto Arduini con l’intervento “«Noi uccidiamo, col sole e con la luna»: le creature mostruose in J.R.R. Tolkien”; il 18 maggio a Perugia con l’incontro “Tolkien, scrittore del dopoguerra” parte di un ciclo di incontri organizzati per commemorare la fine della prima guerra mondiale dal Circolo dei Lettori Perugia, con la relatrice Elisabetta Marchi, introdotta da Francesco Forlin (serata conclusasi con un’atmosfera più gaia con le trasposizioni in gioco di ruolo della Terra di Mezzo); il 13 e 14 ottobre con la mostra temporanea “J.R.R. Tolkien e il suo tempo” curata e presentata dello studioso e collezionista tolkieniano Oronzo Cilli, con testi appartenuti al Professore, prime edizioni delle sue opere, ed altri volumi posseduti da studiosi e autori amici di Tolkien, presso la biblioteca comunale “Sabino Loffredo” di Barletta; il 6 novembre all’incontro “Storie delle terre, dei luoghi e delle lingue di Tolkien” con lo studioso Giovanni Carmine Costabile, che ha presentato il proprio libro “Oltre le Mura del Mondo. Immanenza e Trascendenza nell’opera di J.R.R. Tolkien”, e Gianluca Comastri presso il caffè letterario Notturno Sud a Bologna; il 17 novembre, presso la Civica Scuola Interpreti e Traduttori Altiero Spinelli di Milano, esplorando con i traduttori Edoardo Rialti e Luca Manini l’ultimo inedito tolkieniano, La Caduta di Gondolin, pubblicato in italiano neanche un mese prima, il 24 ottobre; il 18 dicembre, a Roma, dove presso la sala giochi RedStar Gaming Stefano Mangusta, scrittore ed esperto di letteratura fantastica e del fenomeno dei fan movies, ha tenuto l’intervento “Draghi in Tolkien e Martinin una serata organizzata a Roma dall’Associazione Italiana Studi Tolkieniani e Labgdr, confrontando i due autori, indagando analogie e differenze, nei modi di affrontare temi importanti nella letteratura, fantastica e non; fino al 22 dicembre, con la serata “Immanenza e trascendenza in Tolkien” con gli studiosi Oronzo Cilli e Giuseppe Carmine Costabile al Kingallo Pub di Lecce.


Un viaggio lungo un anno, con tappe dalle sfumature profondamente differenti tra di loro, ma che nell’insieme ricostruiscono il mosaico della ricezione dell’opera tolkieniana in Italia.


Tra le prospettive dello studio e della fruizione delle storie narrate da Tolkien un posto di spicco quest’anno lo ha rivestito l’approccio educativo, con la conclusione il 26 marzo del progetto educativo “C’è un Hobbit a Pontelago…”, che ha coinvolto due classi della Scuola Primaria “Carmine Della Sala” e due classi della Scuola Secondaria di Primo Grado “Cosmè Tura” dell’Istituto Comprensivo 6 Cosmè Tura di Pontelagoscuro (Ferrara). Iniziativa iniziata il 18 settembre del 2017, lanciata in occasione dell’ottantesimo anniversario della prima uscita de Lo Hobbit, in questi sei mesi cinque insegnanti e tre relatori AIST (Claudio A. Testi, Wu Ming 4 ed Elisabetta Marchi, ideatrice dell’intero programma) hanno guidato bambini e ragazzi in un percorso fatto di lettura dei testi, ma anche immagini, laboratori legati alle espressioni artistiche e uno spettacolo teatrale per le celebrazioni del cinquantesimo anniversario della fondazione della sede provinciale AVIS di Ferrara. Con i sui diciassette incontri questo progetto è stato un’esperienza importante per l’integrazione dell’approccio ai testi tolkieniani nella scuola dell’obbligo. Tale progetto è stato inoltre presentato durante il pomeriggio di approfondimento dedicato all’aspetto educativo delle opere del Professore, organizzato il 21 aprile presso il centro culturale Benedetto XVI della parrocchia Santa Maria Consolatrice (Roma) da Labgdr e Cattonerd, durante il quale sono intervenuti anche Andrea Monda (“L’educazione nelle opere del Prof. Tolkien”), Marco Scicchitano (“Le Nere Lame: progetto psicoeducativo che usa il GdR live con ambientazione Tolkieniana”) e Roberto Fontana (“Linguaggio, scrittura e trasmissione della conoscenza nella Terra di Mezzo”), con la moderazione di Roberto Arduini.


Nuove lande da esplorare, ma anche terreni pazientemente coltivati che continuano a dare floridi raccolti: gli appuntamenti ricorrenti dei TolkienLab a Modena, organizzati dall’Istituto Filosofico di Studi Tomistici e dall’Associazione Italiana Studi Tolkieniani dal 2014, hanno continuato il loro percorso di esplorazione ed approfondimento con le due sessioni ormai di rito, quella primaverile e quella autunnale. La prima è iniziata il 25 gennaio, con un incontro dedicato alla traduzione delle opere tolkieniane tenuto da Giampaolo Canzonieri, per poi proseguire il 22 marzo con Tolkien linguista e il sanscrito di Elisa Sicuri (argomento che la studiosa aveva già affrontato l’anno precedente durante il convegno “Tolkien linguista e glottopoieta”) e il 24 maggio con uno studio dell’arte visiva di Tolkien presentato da Roberta Tosi. In autunno i TolkienLab sono ripresi il 10 novembre con una conferenza di Claudio A. Testi dal titolo “Tolkien e la verità delle fiabetenuta presso il Salone dell’Arcivescovado, a Modena, come parte di una serie di iniziative collegate alla mostra “Medioevo fantastico. Livelli di realtà nell’iconografia, allestita dal 14 settembre al 18 novembre presso i Musei del Duomo di Modena, ed è stato proposto un ultimo incontro il 6 dicembre, con la relatrice Chiara Nejrotti, dedicato a “Tolkien e Peter Pan”, dove sono state affrontate le somiglianze tra le opere del professore di Oxford e di James M. Barrie.


Un’altra forma di introduzione a Tolkien, e di condivisione di questa passione, sempre più presente nel nostro paese sono gli smial, che con le loro attività, sia di analisi che ludiche, hanno vissuto un anno intenso, in continua crescita. Vediamo brevemente cos’ha portato il 2018 al piccole “famiglie tolkieniane” in Italia.


A Verona i Rohirrim hanno dedicato incontri a molti libri di Tolkien e su Tolkien, ma non solo: i tolkieniani veronesi hanno inaugurato il 2018 con una maratona indoors a tappe delle versioni estese della trilogia del Signore degli Anelli di Peter Jackson, nelle serate del 27 febbraio, 3 e 10 marzo, per proporre subito dopo un approfondimento dell’epistolario tolkieniano l’11 marzo col traduttore Lorenzo Gammarelli presso la libreria QuiEdit di Verona. Il 25 aprile lo smial ha preso parte alla manifestazione Pizzighettone Fantasy (erede di Soncino Fantasy) e in autunno, il 22 e il 23 settembre, a FantastikA, la Biennale d’Arte del Fantastico di Dozza (Bo), non solo col proprio stand ma anche organizzando delle letture di alcune delle cosiddette opere minori del Professore, Roverandom e Le Lettere di Babbo Natale. Il 18 novembre, sempre presso la libreria QuiEdit, i Rohirrim hanno tenuto un approfondimento dedicato alla Caduta di Gondolin a cura di Sarah Zama, fondatrice e vicepresidente dell’associazione. Infine, il 16 dicembre, si è tenuto l’incontro “Tolkien: dall’artista agli artisti” col creativo Ivan Cavini e la critica d’arte Roberta Tosi, entrambi legati da tempo alla Terra di Mezzo (sulla produzione a tema dei due ospiti mi soffermerò più dettagliatamente in seguito).

Gli Overhill di Bologna, oltre alla partecipazione a FantastikA, hanno spostato il loro punto di ritrovo presso il Centro Studi Tolkieniani – La Tana del Drago (la più grande novità del 2018 che vedremo in maniera più approfondita in seguito), dove il 19 ottobre ed il 24 novembre hanno organizzato serate di letture dei brani di Tolkien, accompagnate dai giochi da tavolo a tema.


Lo smial di Firenze, La Musica degli Ainur, già dal 17 gennaio ha ripreso le proprie attività col gruppo di lettura, per proseguire fino ad aprile toccando argomenti quali le lingue elfiche con Gianluca Comastri il 27 gennaio, l’influenza della cultura gallese e irlandese col relatore Roberto Arduini il 21 febbraio e la figura della donna nell’opera tolkieniana assieme a Maila Lodoli il 7 marzo, celebrando infine l’estate con un pic nic Hobbit il primo luglio. A settembre gli incontri mensili sono nuovamente tornati, portando i partecipanti anche “Oltre la Terra di Mezzo”, esplorando anche differenti aspetti dell’approccio al mondo tolkieniano come la trasposizione in film di animazione da parte di Ralph Bakshi (19 ottobre), affrontando figure archetipo del fantasy come i draghi il 16 novembre e dedicandosi a forme conviviali quali il gioco da tavolo ed il banchetto Hobbit, tenuto il 9 dicembre, a conclusione dell’anno.

Anche lo smial fiorentino è stato tra i partecipanti alla Biennale di FantastikA a Dozza.


I Cavalieri del Mark, tolkieniani delle Marche, hanno organizzato numerosi ritrovi nel corso dell’anno, dal classico Tolkien Birthday Toast del 3 gennaio, ai raduni dello smial presso il pub Camelot alle serate tematiche come quella del 10 febbraio alla libreria Aleph di Castelfidardo, “La Via per la Terra di Mezzo” con Alena Afanasyeva e Giuseppe Scattolini come relatori, il 21 aprile “From J.R.R. Tolkien: le lettere del Professore non pubblicate da H. Carpenter” con lo studioso Oronzo Cilli come relatore, il 16 giugno “Alla scoperta di Charles Dickens”, in cui con Laura Bartoli, studiosa di Dickens, si è messo a confronto lo scrittore col professore oxoniense, il 24 novembre “I Grandi Racconti della Terra di Mezzo”, è stato un approfondimento legato all’uscita della Caduta di Gondolin e ai tre Grandi Racconti della Era di cui fa parte e infine il 15 dicembre con “Tolkien e il Cavaliere Verde” si è svolta la presentazione del libro Oltre le Mura del Mondo. Immanenza e Trascendenza nell’opera di J.R.R. Tolkien di Giovanni Carmine Costabile, con l’autore, Oronzo Cilli e Padre Guglielmo Spirito, in un pomeriggio allietato anche da musica e esposizioni artistiche. Non è mancata la festa di compleanno di Bilbo e Frodo Baggins il 22 settembre, tenutasi in Piazza Kromberg a Porto Recanati, accompagnata dalla musica di Giandil, con una lezione di lingue elfiche a cura di Gianluca Comastri e l’immancabile cena.

I ritrovi dei Beorniani dell’Abruzzo forse non sono stati molti quest’anno, ma sono indubbiamente stati un successo: con programmi ricchi di inventiva hanno attratto un pubblico numeroso, ponendo ottime basi per una continua crescita. Oltre al “canonico” Tolkien Day, il 9 giugno i beorniani hanno organizzato il primo “Concilio di Elrond, a Bucchianico, un ritrovo dedicato alla creazione e programmazione di altri eventi tolkieniani in terra abruzzese. Con un’ospitalità ben più calorosa del mutapelle che accolse sotto il proprio tetto tredici Nani, uno Hobbit e uno stregone, i beorniani hanno aperto le proprie porte a chiunque fosse interessato ad esprimere le proprie idee, senza far mancare un lauto rinfresco. Il 15 settembre si è inoltre celebrata la festa di compleanno di Bilbo Baggins, nella casa hobbit realizzata nella contrada Porcareccia di Bucchianico, dove, riuniti come tante famiglie hobbit, i tantissimi partecipanti, rigorosamente in costume, hanno banchettato tra musica, balli e spettacoli, con tanto di fuochi d’artificio alla Gandalf.


Il mondo degli smial ha visto quest’anno anche la nascita di due nuovi gruppo di ritrovo: da gennaio in Sardegna lo smial S’Arda, La Compagnia del Westmarch, e da dicembre potrete trovare Le Guardie della Cittadella a Gubbio, in Umbria. I membri del gruppo egubino si sono da subito impegnati moltissimo nella realizzazione di questa nuova realtà, che oltre ad organizzare incontri ha già iniziato a prendere parte ad iniziative esterne, come il Festival del gioco di società, Alkimia, tenutosi l’8 di dicembre a Gubbio, durante il quale hanno proposto la conferenza “Le Armi del Signore degli Anelli”.


Nel 2018 non sono mancate le grandi feste a tema tolkieniano, prima tra tutte il Tolkien Reading Day, che cade ogni anno il 25 di marzo (data della distruzione dell’Unico Anello nel Signore degli Anelli) dal 2003, quando lo ideò la Tolkien Society per favorire la divulgazione degli scritti tolkieniani. I fan italiani si sono organizzati lungo tutta la penisola in numerosi ritrovi: l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani, per la sua quinta edizione del Tolkien Day, il 24 marzo ha preparato un pomeriggio presso la ludoteca romana La Civetta sul Comò, dove assieme al gioco (da tavolo e di ruolo) non sono mancate le conferenze su temi come le trasposizioni cinematografiche, le lettere di Tolkien, l’influenza degli scritti del Professore nella musica, i sistemi di scrittura usati nella Terra di Mezzo ed altro ancora. Non mancava nemmeno l’arte, con sessioni di live sketching degli artisti Simona Calavetta e Andrea Piparo, ed ovviamente l’immancabile buffet hobbit.

A poca distanza dalla capitale, a Formello, nel pomeriggio del 25 ha avuto luogo il ritrovo “Decumano Nord”, presso il museo archeologico dell’Agro Veientano, aperto dall’assessore alla cultura del comune di Formello Federico Pilla e da Roberto Arduini, durante il quale si sono tenute le conferenze quali la presentazione del libro Tolkien e l’Italia con l’autore Oronzo Cilli, “Tolkien e l’archeologia” degli archeologi Carla Iacono Isidoro e Ferruccio Cortesi, e “Come la letteratura racconta la storia: Tolkien e Martin, due stili a confronto” di Stefano Mangusta.


L’Associazione Culturale Sentieri Tolkieniani, assieme alla Locanda della Contea (a Montalenghe, in provincia di Torino), ha organizza sabato 24 una serata per leggere Tolkien, accompagnato dalla musica dell’artista Silme, trasmettendo in diretta radio su Radio Brea, La WebRadio di Sentieri Tolkieniani.

A Genova si è festeggiato il Tolkien Reading Day il 25 con Giandil in concerto, dove Giacomo “Giandil” D’Alessandro, Dario Gisotti e Benedetta Bollo hanno eseguito le canzoni del disco
Andata e Ritorno, alternando alla musica la lettura degli scritti tolkieniani.

Lo smial fiorentino si è riunito in puro stile hobbit, per il Tolkien Reading Day domenica 25 presso il pub The Fiddler’s Elbow di Firenze, mentre i Cavalieri del Mark sabato 24 hanno tenuto l’evento “Arte e incantesimo: la magia degli Elfi secondo Tolkien”, un incontro legato alle Lettere del Professore che ha approfondito l’arte elfica tenuto da Pierluigi Cuccitto.

I Beorniani, assieme ai Cavalieri del Mark, hanno posticipato il Tolkien Day al 2 aprile, organizzando però a Bucchianico una giornata particolarmente intensa, dove alle classiche letture di Tolkien si sono accompagnate conferenze sulla ricezione di Tolkien in Italia a cura di S. Caramanico e sulle lingue elfiche con Gianluca Comastri, concerti, spettacoli circensi, una mostra d’arte fantasy (“Heroes & Wizards”) di Andrea Piparo, caccia “all’Anello”, una gara cosplay, un banchetto ed un mercatino a tema.

Infine, a Catania, presso la Fumettolibreria il 24 ha avuto luogo il settimo raduno dei Porti Grigi, lo smial della Sicilia orientale, dedicato al Tolkien Reading Day.


Il 13 maggio, in contemporanea con il Salone Internazionale del Libro di Torino, si è tenuta anche la terza edizione del “Viaggio nella Terra di Mezzo, iniziativa del FAI Giovani Novara. Realizzata presso il Castello Sforzesco di Galliate, la manifestazione ha unito momenti di approfondimento culturale a esibizioni scherma medievale, danze e spettacoli. Varie associazioni tolkieniane hanno preso parte alla giornata, tra cui l’associazione culturale Sentieri Tolkieniani, l’Associazione di Rievocazione Tolkieniana La Quarta Era e l’AIST, la quale ha proposto due degli interventi svoltisi in giornata: il laboratorio di grammatica elfica “Lingue elfiche: un’introduzione al quenya” di Roberto Fontana e la conferenza “Tolkien e la Finlandia: canti dalla Terra degli Eroia cura di Valérie Morisi. Altre tematiche affrontate sono state “La saga dei Volsunghi” a cura dell’Associazione Culturale I Doni delle Muse e “Hobbitologia – 10 sfaccettature per leggere Lo Hobbit” a cura di Marina Lenti (saggista specializzata in letteratura fantastica) e Paolo Gulisano.


Il 14 e 15 aprile si è svolta la ventiquattresima edizione della manifestazione “Hobbiton”, organizzata dalla Società Tolkieniana Italiana nel castello Caracciolo di Cellamare. Sabato il castello ha ospitato varie conferenze: la lezione di lingua elfica di Gianluca Comastri, durante la quale è stato anche presentato il suo libro Le lingue degli Elfi della Terra di Mezzo, con Oronzo Cilli come moderatore, la presentazione del libro De Turribus Tenebrarum - L'enigma delle torri maledette del professor Luigi Pruneti (moderata dal giornalista Manlio Triggiani), la presentazione del libro Viaggio verso la vita e altri racconti di Vito Filograno (moderata dalla giornalista Ida Vinella); e così pure domenica si è tenuto l’incontro “Sui sentieri del fantasy: il mondo senza confini di J.R.R. Tolkien” a cui hanno preso parte Oronzo Cilli, il professor Vito Fascina, gli autori Daniele Milano, Antonio Polosa e Giulia Rucci, con la moderazione di Gianluca Comastri. Entrambi i giorni si sono tenute delle letture dei brani di Tolkien, concerti, mostre di abiti e stampe 3D, laboratori creativi, giochi come cacce al tesoro, escape room, giochi da tavolo e di ruolo, nonché una gara cosplay la domenica.


Un’altra grande festa tolkieniana che sicuramente merita un approfondimento è “Sentieri Tolkieniani 2018 – Festival Fantasy e Medievale”, organizzata proprio dall’omonima associazione culturale Sentieri Tolkieniani e la cui nona edizione si è tenuta il 2 e 3 giugno nel parco del Castello di Osasco. Sotto la guida del presidente Andrea Giliberto, la festa si è dimostrata un successo, offrendo ai partecipanti un mix di attività sportive quali scherma medievale, falconeria, cavalleria, tiro con l’arco storico, musica, un’area games, un mercato a tema e gli immancabili pranzi e cene luculliani. Le conferenze tenute nelle due giornate sono state numerose, spaziando su vari aspetti degli scritti di Tolkien, fino alle rielaborazioni ludiche e i rapporti coi nuovi media: “La finestra che si affaccia ad Occidente. I paesaggi nella vita di J. R. R. Tolkien di Paolo Gulisano,J. R. R. Tolkien e il paesaggio: gli Hobbit nella selva oscura di Roberto Arduini, “Tolkien e il sublime: Tolkien come scrittore visivodi Luisa Paglieri e Matteo Coero Borga, “Alla luce degli alberi o sotto i raggi del sole: paesaggi e popoli dell’universo tolkieniano” di Chiara Nejrotti, Barbara Sanguineti e Renzo Caimotto, “Tolkien, Dungeon Master” tavola rotonda con Umberto Pignatelli e Francesco Nepitello, Paolo Gulisano e il moderatore Luca Tersigni, “Dall’idea alla carta stampata: come ideare e scrivere uno scenario di giochi di ruolo per la pubblicazione” workshop di Umberto Pignatelli, “Voci dal Fantasy” incontro con i doppiatori Manuel Meli, Alex Polidori, Benedetta degli Innocenti, Sara Labidi e Davide Perino, “You-Tolkien” incontro con gli YouTuber Mastro Underhill, Caleel e i ragazzi de Lo Rollit, il laboratorio di scrittura tengwar di Roberto Fontana.


Dal 2 al 4 agosto a Taverne di Serravalle di Chienti, nell’Appennino umbro-marchigiano, è tornato il Montelago Celtic Festival. Organizzato da Arte Nomade in collaborazione con la Regione Marche, la Provincia di Macerata, il Comune di Serravalle di Chienti (Mc) e l’Università di Camerino, la sedicesima edizione del festival ha ospitato artigiani, stage e laboratori dedicati alla danza, alla musica, alla falconeria e alla letteratura, conferenze, ed il mercato d’artigianato celtico. Sabato 4 lo spazio culturale che porta il nome proprio dello scrittore oxoniense, la Tenda Tolkien, ha visto due incontri dedicati alle creature che più di tutte rappresentano l’universo fantasy: i draghi. Per prima si è tenuta la conferenza “Magia e Draghi fra Tolkien e Martin, di Loredana Lipperini e Stefano Mangusta, e successivamente “I draghi di Game of Thrones” con Jonathan Symmonds, l’animatore dei draghi in 3D della serie televisiva Game of Thrones.


Dal 24 al 26 agosto a San Marino, in contemporanea con il San Marino Comics, si è svolto il raduno tolkieniano “Il Ritorno alla Contea, organizzato dall’Associazione Titania di San Marino, dall’Associazione Iniziative Culturali di Rimini, dall’Associazione l’Angolo Giro di Cesenatico, dall’associazione Fantàsia e dalla casa editrice Il Cerchio di San Marino. Il Raduno ha avuto inizio venerdì sera, con una cena inaugurale, per poi proseguire sabato e domenica, presso il Teatro Titano con numerosi interventi: le presentazioni dei libri Oltre le mura del mondo: immanenza e trascendenza nell’opera di J. R. R. Tolkien di Giovanni Costabile e Qui nel mondo Reale. L’incredibile corrispondenza tra il mondo di J. R. R. Tolkien e il nostro cuore di Luca Arrighini (pubblicati dalla casa editrice Il Cerchio), le conferenze “Da un vizio segreto alla subcreazione di Arda di Gianluca Comastri, “La riserva del vecchio Tobia. Il mondo del “lento fumo” in J. R. R Tolkien di Elia Ugolini, “David Gemmell: i mille e uno volti del suo fantasy di Annarita Guarnieri, “Cosa leggeva J. R. R. Tolkien? di Oronzo Cilli, “Huan, capitano di cani e altre creature di Ferruccio Cortesi e Carla Iacono Isidoro, “Riscoprendo George MacDonald: alle radici della letteratura fantastica di Nicolò Dal Grande, “Friedrich La Motte-Fouqué precursore di Tolkien di Luisa Paglieri, “Da Magno Massimo a Uther Pendragon: la stirpe del Drago Rosso che generò Artù, figlio di Romadi Alvaro Gradella, “Tolkien e Oxforddi Paolo Gulisano, “Dalla Storia di Kullervo a I figli di Húrin” di Chiara Nejrotti ed infine “Le Lettere di J.R.R. Tolkien di Adolfo Morganti.


Tolkien non manca nelle fiere del fumetto, dove gli appassionati del fantastico sono numerosi, e offrono un pubblico ricettivo anche per presentazioni e lezioni.

Dal 5 all’8 aprile l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani ha preso parte all’edizione primaverile Romics, dove ha proposto le sessioni di live sketching con gli artisti Andrea Piparo e Simona Calavetta ed un laboratorio di scrittura elfica e nanica, presentando in anteprima il quart dedicato alle rune dei Nani curato da Sara Gianotto ed edito da Polini. Il 6 aprile si è tenuto anche l’intervento di Maria Di Stefano (illustratrice), Paola Ancilotto (scrittrice) e Carmen Perin (digital designer), che hanno presentato il libro interattivo L’Albero e il Mago, dove testo e immagini si fondono, raccontando la vita del Professore in chiave onirica e poetica. Domenica 8 ha avuto luogo l’intervento “L’avventura di Tolkien nella Grande Guerradi Sergio Lombardi e Alessandro Bottero, i quali hanno discusso dell’esperienza dello scrittore nella Prima Guerra Mondiale e della conseguente influenza sui suoi racconti.

La partecipazione si è ripetuta in autunno, con la seconda edizione annuale del festival romano del fumetto, dal 4 al 7 ottobre, durante la quale si è tenuta la conferenza “Tolkien & Dragons”, dove i relatori, Sergio Lombardi e Alessandro Bottero, hanno analizzato il rapporto fra Tolkien e i draghi dal punto di vista iconografico, artistico, storico e psicanalitico, partendo da varie opere del Professore, sia le sue storie di grandi eroi e grandi “vermi”, sia i racconti cosiddetti minori (Roverandom, Il Cacciatore di Draghi), nonché il suo epistolario.


Ma il più grande palcoscenico per Tolkien in ambito ludico è senza alcun dubbio Lucca Comics & Games, quest’anno giunta alla cinquantaduesima edizione. Dal 31 ottobre al 4 novembre, l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani ha preso parte alla fiera del fumetto più grande d’Europa ed è stato l’ente principale a costituire il ricco programma dedicato al padre del fantasy. Non solo presso lo stand erano disponibili il quarto volume della serie dedicata alle scritture della terra di Mezzo, Le Rune de Lo Hobbit, e il secondo volume di Tolkien e i Classici, ma vi sono stati ospitati vari artisti: Davide Romanini, Emanuele Manfredi ed Ivan Cavini, il quale è intervenuto alla presentazione “Lords for the Ring 2019 – Un calendario per Tolkien” del 1 novembre, con la presenza di Emanuele Vietina, direttore generale di Lucca Crea Srl (Lucca Comics and Games) e Roberto Arduini. Il 3 novembre si è svolta anche la presentazione di La Caduta di Gondolin di J.R.R. Tolkien, volume edito da Bompiani, con Angelo Montanini, Loredana Lipperini e il traduttore del libro Luca Manini. Anche quest’anno sono stati proposti gli immancabili Tolkien seminar, a Villa Gioiosa: “Costruttori di Mondi: Tolkien e Martin a confrontocon Stefano Mangusta e Barbara Sanguineti, “Il Signore degli Anelli: Tolkien e la critica italianacon Claudio Antonio Testi e Roberto Arduini, “L’arte di Tolkien: Colori, visione e suggestioni dal creatore della Terra Di Mezzo” con Roberta Tosi. Un altro seminario a tema tolkieniano è stato quello tenuto da Marco Scicchitano e Marco Modugno, “Lab GDR – Un anno dopo: l’esperienza didattica e terapeutica al tavolo da gioco e sul campo, con il progetto tolkieniano GRV Le Nere Lame”. Inoltre Maila Lodoli e Roberto Bianchi dello smial fiorentino La Musica degli Ainur sono stati relatori della conferenza “Dalla Grande Guerra alla Guerra dell’Anello”, tenuta il 4 novembre presso la Caffetteria Palazzo Ducale.


Un intervento più divulgativo è stato il match letterario “Frodo vs Harry Potter”, il 2 novembre in Sala Ingellis, che ha visto due soci AIST, Stefano Mangusta e Leonardo Mantovani, contrapposti agli YouTuber Caleel (Adrian R. Rednic) e Victorlaszlo88 (Mattia Ferrari).

Legato alle trasposizioni cinematografiche, si è svolto lo spettacolo “Voci di Mezzo” dove le grandi voci del cinema, hanno letto brani da Il Signore degli Anelli, Harry Potter, Il Trono di Spade e La Storia Infinita.

Infine, immancabili in una fiera dedicata ai fumetti, Lucca ha visto i ritrovi di due realtà nazionali dedicate al cosplay tolkieniano, Terra di Mezzo Cosplayer e La Quarta Era.


Tolkien sembra non conoscere confini, ed arriva perfino a conquistare il Civico Planetario di Milano “Ulrico Hoelpi”, con la serata “Il Cielo di Tolkien. L’universo del Signore degli Anelli” del 9 febbraio, che ha indagato quanto di reale ci fosse nella volta stellata descritta dal Professore, che di frequente nomina astri e costellazioni.


Non mancano nemmeno le parentesi musicali, con Allegro con brio”, concerto dell’Orchestra di Fiati dei Conservatori Giuseppe Nicolini di Piacenza e Giuseppe Verdi di Milano, diretta da Johan de Meij, che il 16 giugno presso la Sala dei Teatini del teatro municipale di Piacenza, ha proposto tre composizioni tra cui una dedicata a J.R.R. Tolkien, la “Sinfonia n.1, Il Signore degli Anelli” di Johan De Meij (la quale, eseguita per la prima volta a Bruxelles nel marzo del 1988, quest’anno ha celebrato il 30° anniversario); e le serate “L’Arpa e la Terra di Mezzo: Tolkien musicato da Arthuan Rebis” del 17 e 18 novembre, presso l’Atelier Nuova Eleusis a Sarzana, dove il musicista Arthuan Rebis (polistrumentista, arpista, cantautore e compositore) ha suonato all’arpa celtica alcune composizioni scritte per l’occasione, proponendo una selezione di poesie di Tolkien interpretate da Angelo Tonelli.


L’Italia dimostra così di avere appassionati della Terra di Mezzo pronti a studiarla, a proporla e a rielaborarla a più livelli, in un crescendo, di numero e di importanza, che vede coinvolti gli ambienti più disparati. Tanti modi di relazionarsi, tante abilità coinvolte, una varietà caratteristica intrinseca del nostro paese, che sebbene possa portare al rischio di eccessiva frammentazione, potrebbe, nella giusta misura e nel modo corretto (certo difficili da distillare), divenire proprio la cifra distintiva della gestione italiana della materia tolkieniana, ricchezza e non confusione.



Un anno per l’arte di Tolkien e su Tolkien


Il 2018 è stato un anno molto importante per l’arte visiva legata alla Terra di Mezzo, sia che fosse realizzata dal suo stesso creatore, J.R.R. Tolkien, sia che fosse un tributo di artisti storicamente ad essa associati o debuttanti. Sotto questo aspetto l’evento più importante è sicuramente stato la mostra tenuta alla Weston Library (parte delle Bodleian Libraries) ad Oxford: “Tolkien: Maker of Middle-earth” (Tolkien: il Creatore della Terra di Mezzo). Dal primo di giugno al 28 di ottobre è stato possibile ammirare manoscritti originali dei capolavori tolkieniani, foto, oggetti personali e lettere della gioventù del Professore, nonché gli acquerelli che realizzò egli stesso, provenienti tanto dal Tolkien Archive della Bodleian quanto dalla Tolkien Collection della Marquette University e da collezioni private. Alla mostra si è accompagnata una notevole produzione di gadget, ma soprattutto la pubblicazione di due cataloghi di grande interesse: entrambi a cura dell’archivista tolkieniana delle Bodleian Libraries Catherine McIlwaine, uno avente lo stesso titolo della mostra il quale consta di oltre 400 pagine, il secondo, Tolkien Treasures, più divulgativo e assai più breve.


Il 2018 è anche l’anno della terza edizione di Lords for the Ring, il calendario nato nel 2016 da un’idea di Paolo Barbieri, che ha coinvolto l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani e Lucca Comics & Games. Le prime due edizioni hanno proposto opere dei grandi artisti del fantasy italiano quali lo stesso Paolo Barbieri, Ivan Cavini, Alberto Dal Lago, Edvige Faini, Angelo Montanini, Dany Orizio e Lucio Parrillo; la novità di quest’ultimo anno è il formato monografico, interamente dedicato ad Ivan Cavini. Autore di illustrazioni divenute copertine di libri dedicati a Tolkien, come Tolkien, il Signore del Metallo di Stefano Giorgianni (Tsunami edizioni), Santi Pagani nella Terra di Mezzo di Tolkien di Claudio A. Testi (Edizioni Studio Domenicano), due edizioni di Tolkien e i Classici e La reincarnazione degli Elfi (Marietti editore) contenente scritti di Tolkien stesso, una delle opere di Ivan compare anche in Tolkien: Maker of Middle-earth di Catherine McIlwaine, il catalogo della sopraccitata mostra. Cavini ha anche realizzato, in collaborazione con il fotoreporter Alessio Vissani, l’artbook Middle Artbook -Disegnare e costruire la Terra di Mezzo e l’artbox Legendarium. L’artista dozzese ha tenuto mostre in varie città d’Italia (Roma, Bologna, Ancona, Milano, Lucca) e all’estero (Danzica, Wroclaw, Tokyo), tra le quali spicca l’operato al Greisinger Museum di Jenins, il museo interamente dedicato a Tolkien, che espone permanentemente decine di dipinti e sculture firmate da Cavini.


Il crowdfunding per la realizzazione del calendario è stato lanciato il 2 settembre sulla piattaforma di raccolte fondi online Eppela, ed è stato presentato in anteprima a FantastikA, la Biennale d’arte del fantastico giunta alla sua quarta edizione. La manifestazione, organizzata dal comune di Dozza, dalla Fondazione Dozza Città d’Arte e dall’Associazione Italiana Studi Tolkieniani il 22 e 23 settembre, ha coinvolto l’intero borgo di Dozza imolese (in provincia di Bologna), con mostre, workshop, conferenze e varie attività ludiche e sportive. Numerose le realtà associative che vi hanno preso parte: la Compagnia Arcieri dei Graffiti col tiro con l’arco, i Difensori della Rocca con il loro campo per la rievocazione storica e le sfilate per il borgo, La Quarta Era con le scenografie della Terra di Mezzo ed i festeggiamenti per il Compleanno di Bilbo Baggins, il Regno di Atlantica e Devir hanno organizzato tornei di giochi da tavolo e di ruolo, Vigamus ha realizzato la “Caccia al Tesoro di Gollum” per le vie del borgo, ed erano inoltre presenti Radio Gente Nerd, RedCapes.it, la casa editrice Eclypsed Word, lo Studio Mistral, la Compagnia degli Argonath e i Rohirrim da Verona, gli Overhill da Bologna, la Musica degli Ainur da Firenze, l’associazione Sentieri Tolkieniani da Pinerolo.


L’arte e gli artisti sono stati ancora una volta al centro dell’attenzione a FantastikA e all’interno della pinacoteca della Rocca sforzesca di Dozza sono state approntate ben cinque mostre che, inaugurate il 22 settembre sono rimaste aperte fino al 4 novembre. Le collezioni esposte riguardavano l’arte in ogni sua forma: “Da Alice a Rachel – Il lato oscuro della fiabadi Stefano Bessoni, “Trashformers (opere pittoriche e installazioni) di Andrea Gualandri, la “Marcantonini Collection (collettiva di opere originali), “Le Pipe Fantasy(opere d’arte in legno) di Arcangelo Ambrosi e “Oggetti Naturalistici sui Draghi di Andrea Wise.


Ma FantastikA vuol dire anche studio, e le conferenze tenute durante il weekend sono state davvero tantissime, ancora una volta spaziando su varie tematiche: Tolkien e la letteratura fantastica (“Le figure femminili nelle opere di Tolkien” con Maila Lodoli, “La magia nel Signore degli Anelli con Valentina Fatichenti, “Draghi e magia nel Signore degli Anelli e nel Trono di Spade” con Barbara Sanguineti e Stefano Mangusta, “Tra arte e folclore: gli Uomini selvaggi di Tolkien” con Ferruccio Cortesi e Carla Iacono Isidoro, “Visioni, miti e leggende: l’arte di J. R. R. Tolkien” con Roberta Tosi, “Aspettando la nuova traduzione de Il Signore degli Anelli” con Loredana Lipperini e Giampaolo Canzonieri, “Il sole tra nubi oscure. Dalle fiabe alle visioni fantascientifiche, i racconti possono salvarci?” con Francesco Filippi, “Criptozoologia. Anatomia di un drago” con il dott. Cristiano Bombardi, “La fantascienza russa: l’Uomo Anfibio e Solaris” con Wu Ming 4 e Stefano Giorgianni, “F come falso: Ursula K. Le Guin” con Loredana Lipperini), l’illustrazione ed il disegno (“2008-2018: dieci anni di libri illustrati”, con Paolo Barbieri e Emanuele Vietina, “Storie di corvi, spade incantate e mondi perduti” di Michele Rubini, “La fantascienza russa nell’illustrazione italiana” con Luca Solo Macello e Stefano Giorgianni), il mondo del fumetto (“Supereroi: una mitologia moderna” a cura di Red Capes, “Il Fantastico da Dylan Dog al thriller in prosa” con Paola Barbato, Lorenzo Gammarelli e Alessio Vissani, “La generazione di Goldrake compie 40 anni: storia, valori e linguaggi” con Paolo Barbieri, Andrea Gualandri e Francesco Filippi), quello ludico (“Quei fantastici giochi di ruolo, i gdr dedicati alla Terra di Mezzo” con Francesco Nepitello e Roberto Arduini, “Orchi ed Elfi a suon di bit. Il Fantasy tra computer e videogiochi” con Alessia Padula), ma anche il piccolo e grande schermo (“Fatti un film!” con Francesco Filippi) e perfino la moda (“Fantasy fashion” di Angelo Montanini).

Dopo l’edizione del 2016, con migliaia di visitatori, FantastikA 2018 si è confermata una delle grandi manifestazioni dedicate al fantasy in Italia.


Parlando di un anno di arte tolkieniana non si può tralasciare la pubblicazione proprio in Italia di un libro interamente dedicato a Tolkien come artista: L’Arte di Tolkien di Roberta Tosi. Volume edito da Agenzia Alcatraz, l’autrice veronese è critica d’arte, curatrice di mostre, scrittrice e giornalista. Presentato in anteprima alla Fiera della Microeditoria di Chiari il 3 novembre e a Lucca Comics & Games il 4 novembre, il libro comprende una prefazione scritta da Claudio A. Testi. Volume nato da un’idea cullata per molti anni, esso affronta l’arte di Tolkien, i suoi acquerelli e schizzi, non in rapporto ai suoi scritti come studiosi quali Wayne G. Hammond e Christina Scull hanno già fatto, ma come fini a se stessi, rendendo comunque il testo fruibile anche da lettori non esperti d’arte.


L’autunno artistico è proseguito con la visita in Italia di due degli artisti che più di ogni altro hanno forgiato l’immaginario visivo legato alla Terra di Mezzo: John Howe ed Alan Lee. L’ente milanese Mimaster Illustrazione ha organizzato il corso “I viaggiatori della Terra di Mezzo”, articolato in due parti: la prima, dal 19 fino al 23 novembre, dedicata alla realizzazione di una mappa fantasy con l’illustratore Andrea Alemanno, la seconda dedita allo studio di creature e paesaggi fantasy, focalizzandosi sul character design e le tecniche di illustrazione per lo scenario,

con Alan Lee (26-28 novembre) e John Howe (28-30 novembre). Il 28 novembre ha avuto luogo anche una conferenza tenuta dai due illustratori, intitolata “Immaginifico Tolkien”, assieme al traduttore Luca Manini e al presidente dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani Roberto Arduini presso lo Spazio Oberdan, sempre a Milano.


La rassegna artistica tolkieniana in Italia si conclude con la mostra del pittore Emanuele Manfredi, “Draghi e Magici Anelli”, tenutasi a Mantova, presso la galleria M.A.D Mantova Arte Design di Mantova, dal 2 al 15 dicembre. Già nel 2015, durante l’evento “Sentieri Tolkienianidell’omonima associazione culturale, Manfredi aveva partecipato con una mostra di opere ispirate ai libri di Tolkien e quest’anno la stessa manifestazione lo ha visto curatore di una mostra a tema fantasy-tolkieniano nel castello di Osasco, “La Sala del Palantír”.



Nasce la Tana del Drago, un centro studi per Tolkien e la letteratura fantasy


Uno degli eventi di maggior rilievo del 2018 sotto il profilo degli studi e della passione per il mondo creato da Tolkien è l’apertura del Centro Studi Tolkieniani – La Tana del Drago: un intero palazzo dedicato al professore d’Oxford, alle sue opere e a quelle da esse derivate, scritte o visive che siano. Una biblioteca, una galleria d’arte, una sala conferenze e una dedicata alle proiezioni, un luogo pensato come punto d’incontro per tutti gli appassionati tolkieniani, italiani e stranieri, collocato tra le verdi colline del borgo di Dozza, in provincia di Bologna. I primi passi di questo progetto sono da ricercare nella convenzione stipulata nell’ottobre 2017 dalla Associazione Italiana Studi Tolkieniani con l’Amministrazione di Dozza per la creazione di un centro di studi tolkieniani, a cui sono seguiti i primi interventi di ristrutturazione. Un’impresa simile però non si poteva compiere senza il contributo degli amanti della Terra di Mezzo: a questo scopo il 9 aprile è stato lanciato un crowdfunding sulla piattaforma Indiegogo, e prima della sua conclusione il 21 maggio si è vista la partecipazione di numerosissimi tolkieniani e di numerose associazioni, sia italiane che estere. Gli smial Sackville di Bergamo, i fiorentini La Musica degli Ainur, l’Associazione Culturale Rohirrim e la Compagnia degli Argonath, lo smial spagnolo Umbar (parte della Sociedad Tolkien Española), i Tolkiendil francesi, la Magyar Tolkien Társaság (società tolkieniana ungherese) ed i finlandesi della Suomen Tolkien-seura Kontu; tutti costoro sono da ringraziare per il contributo fondamentale dato nel sostenere questa iniziativa unica nel suo genere. Grazie ai fondi così raccolti è stato possibile avviare i lavori necessari per la trasformazione della palazzina al numero 2 di via XX settembre a Dozza, la quale è stata così strutturata: al piano terra si trova l’ingresso, la biglietteria e il bookshop; al piano seminterrato, la sala proiezioni e conferenze; e al primo piano la galleria d’arte, con esposizioni temporanee e permanenti, ed i servizi. Con l’impegno di numerosi volontari AIST e di professionisti di vari settori, la Tana del Drago ha cominciato il suo percorso di trasformazione e sebbene ancora molto sia da fare per portare completamente a termine il progetto, il 21 settembre, alla presenza di autorità quali il sindaco e l’assessore alla cultura di Dozza, degli ospiti di FantastikA e di numerosi fan di Tolkien, il Centro Studi è stato inaugurato. Durante il weekend che è seguito, il 22 e 23 settembre, in occasione di FantastikA la Tana del Drago ha ospitato numerose conferenze, tra cui i workshop di lingue elfiche tenuti dall’esperto francese Édouard Kloczko, che ha già tenuto corsi all’università di Bruxelles nel 2013 e nel 2015, e a quella di Liegi nel marzo 2018, e di Sara Gianotto, curatrice dei quart dedicati alle lingue elfiche Scrivere in Tengwar e I Numeri degli Elfi, la quale ha tenuto seminari in merito a Lucca Comics and Games e al Salone Internazionale del libro di Torino.

L’Italia giunge al termine del 2018 vantando col Centro Studi La Tana del Drago un primato tolkieniano non di poco conto, un punto fermo, di svolta e di partenza al contempo: consideriamolo un crocevia dal quale imboccare la via che “prosegue senza fine”.