Politica e Cultura



Il Governo della Repubblica Italiana attraverso il suo capo del Governo Meloni e il suo “Ministro della Cultura” Sangiuliano hanno ideato, organizzato e pagato coi soldi degli Italiani una costosa mostra a Roma con annesse conferenze. Molti degli scrittori di “Endòre” hanno cominciato a collaborare alla “Terra di Mezzo” della Società Tolkieniana Italiana nella metà degli anni Novanta, cioè trenta anni fa. Siamo – cioè - tolkieniani e super-tolkieniani . Ma non siamo per la “cultura di Stato”. Se, per fare un altro e più importante esempio, siamo cattolici, siamo però anche laici e non vogliamo messe o padri nostri o crocefissi nella Scuola Pubblica, cioè quella per tutti, cattolici, protestanti, ebrei, mussulmani e atei, ed, invece, seguiamo ilo motto di Charles de Montalembert e del suo discepolo Camillo Benso Conte di Cavour: “Libera Chiesa in libero Stato”.

Siamo – cioè - con lo spirito liberale nato nel mondo anglofono, laico e “non-etico”: stiamo con le critiche alla iniziativa tolkieniana del Governo Italiano fatte sia dal conservatore “The Times” sia dal progressista “The Guardian”. Due giornali inglesi che NON hanno alcun compiacimento nazionalistico per il grande Autore loro connazionale. La cultura, infatti, nonostante quello che ne pensino i fascisti , non è “nazionale” e non è “statale”. La cultura o è internazionale (libera da tradizioni chiuse di un popolo - cioè Nazione - particolare) e indipendente (libera dal potere coattivo dell’Ente Sovrano, cioè lo Stato) oppure non esiste. Esiste solo come falsa, distorta e perversa cultura. Cultura solo apparente.

Dobbiamo inoltre ricordare che uno stato liberale NON può e non deve avere un “ministero della cultura” ma, al massimo un “ministero dei beni culturali”. E che il Ministero della Cultura (Popolare) è esistito solo durante il ventennio Fascista, ma non prima e non dopo , almeno fino ad ora.

Desideriamo rimandare i nostri lettori al capolavoro di Norberto Bobbio del 1955, Politica e cultura. La maggior parte dei capitoli che compongono il libro Politica a cultura sono stati scritti da Bobbio tra il 1951 e il 1954 : sono gli anni del maccartismo e assieme sono anche gli ultimi anni dello stalinismo! Se questa era l’atmosfera per gli ideali del liberalismo all’interno delle due superpotenze vincitrici della seconda guerra mondiale – guerra fatta da esse contro Hitler nel nome della libertà – possiamo capire l’urgenza militante che allora aveva Bobbio nel polemizzare con quegli intellettuali e politici italiani che attaccavano il liberalismo. Costoro erano poi i comunisti, e in specifico i comunisti italiani di Palmiro Togliatti, così come essi erano prima della morte di Stalin e delle denunce fatte da Nikita Kruschev dei crimini staliniani al XX congresso del partito comunista dell’Unione Sovietica nel 1956.

Fascisti, Comunisti.

Entrambi discepoli dello Stato Etico di Hegel.

Tolkien era contro i comunisti e contro i fascisti.

E lo siamo anche noi di “Endòre” !



Endòre